giovedì 13 settembre 2012

Finalmente, fine ai progetti di discarica, è ora di pensare al parco !

Un sollievo. Questo blog era nato anche come voce dei comitati, per evitare che questo angolo del Friuli si trasformasse in una sequenza ininterrotta di discariche per chilometri (v. tag 'discarica' di questo blog).


1.discariche

Danelutto a Beivars

Il progetto di raddoppio della discarica Danelutto tra Beivars e Godia, non ha ottenuto la autorizzazione integrata ambientale (AIA). Danelutto ha in corso un ricorso al TAR, ma anche se con tale ricorso ottenesse di rivedere l'esito del procedimento, si troverebbe nelle condizioni per una immediata revoca, visto che non dispone più dell'autorizzazione al transito dei mezzi nella golena del Torre (il sedime della strada tra l'argine e l'alveo, di proprietà dell'ex demanio idrico, è stato acquisito dal comune in concessione ventennale).

«Stop alla discarica di Beivars: niente via libera alla Danelutto»


«Niente discarica, sollievo a Godia e Beivars»


p.s.
Dispiace per le difficoltà della ditta, ma potevano immaginare che non fosse il caso di investire nel progetto di una discarica circondata dalle case e dal parco!

La Danelutto torna alla carica: strategica la discarica a Beivars

Dopo il no regionale annunciata una nuova battaglia legale «A questo impianto legate le sorti dei trenta dipendenti»



ma come fanno a parlare di inerti, quando l'autorizzazione riguarda la parte non riclabile e non incineribile dei rifiuti urbani (pannolini, ec. ec.) ? E non considerano gli investimenti fatti e che si stanno facendo per riqualificare come parco la zona circostante !

«Nè odori nè pericoli per la salute»

...A garantirlo sono Giorgio Danelutto, proprietario della Danelutto srl, e Bianca Colaetta, legale rappresentante dell’azienda ...



Cava di Beivars , il “giallo” della strada in concessione

Ogni anno la Danelutto versa alla Regione un affitto per usare quella via interna Ma a Palazzo D’Aronco esistono carte che indicano il Comune come titolare





IFIM di là de Tor

Anche il ricorso della Ifim per il progetto "di là de Tor" è stato bocciato al TAR, dopo due bocciature VIA: d'altra parte, già lo scorso dicembre la stessa Ifim aveva affermato di voler pensare ad un impianto fotovoltaico nella ex cava invece che riempirlo con una discarica (v. post)

«Anche il Tar boccia la discarica “Di là de Tor”»


p.s. peccato che la bocciatura non sia suggellata dall'impianto fotovoltaico, ritenuto non più abbastanza conveniente

Parco fotovoltaico nell’ex cava: naufraga il progetto


mentre l'IFIM realizza comunque l'impianto fotovolaico di S.Gottardo, che non riutilizza una cava ma insiste sui prati.

IFIM San Gottardo

Rimane aperta la spinosa questione di S.Gottardo, la più longeva discarica della Regione. La posizione, con i criteri moderni, sarebbe improponibile, non solo vicinissima all'abitato, ma anche posta all'interno della golena del Torre (tra l'argine e l'acqua corrente delle piene). Da dieci anni si trovano scuse per protrane il funzionamento (talvolta odoroso, anche se sempre meno rispetto al passato) . Sembra che il progetto di "baulatura" non sia completo. (si tratta di continuare ad aggiungere materiale sopra, per sagomare a collinetta e fare in modo che l'acqua di pioggia scoli ai lati invece di infiltrarsi in falda dopo aver attraversato la massa di rifiuti). E finché non è completo, si teme che vengano date altre proroghe, per sagomare con i rifiuti.
p.s. infatti è stato rinnovata la proroga alla discarica ancora per un anno

San Gottardo, la discarica resta aperta




2. parco

Dopo l'incontro di fine settembre 2010 dei comitati con gli assessori Croattini e Santoro, speravamo un po' di attenzione per il parco. Ma l'ufficio competente è stato occupato per il nuovo piano regolatore fino ad adesso. Se pur con contestazioni, il piano regolatore generale è approvato, è dunque ora che si metta mano a quello del Parco

«Un alleanza per il parco del Torre»



Rimane il timore che sia sempre più schiacciato dalle strade. Un po' come è successo al Cormôr. Non ho notizie sulla progettazione delal tangenziale est. Il progetto che era stato criticato dal WWF avrebbe visto la strada passare sotto al ponte di via Cividale (e che si fa con le rare piene eccezionali ?), dietro allo stabilimento ZAFA ed in parte sopra ai splendidi prati stabili che si trovano a valle del sito "di là dal Tôr", guado di Beivars-Grions per unirsi alla strada esistente prima dell'incrocio per Grions. La piantina si può vedere nel blog di Arnaldo Scarabelli, di cui condivido varie opinioni sulle strade, ma di cui non so l'opinione su questo raccordo in particolare.