venerdì 26 ottobre 2012

Tangenziale Est nel Parco ?

o meglio, a tracciare il confine est del parco ?
Ormai nella pianificazione si parla di 'corridoi ecologici', che per certi versi erano previsti già nel PUR (piano urbanistico regionale) degli anni '70, quando si sperava di considerare parchi tutte le fascie intorno ai fiumi. Invece capita che il Cormôr sia un 'corridoio' già interrotto in corrispondenza alla bretella per la fiera ed attività connesse. Il corridio ecologico del Torre è ancora relativamente integro, ma il tracciato approvato a suo tempo dalla Provincia prevede di far passare la tangenziale est sotto al ponte di via Cividale (tratto da chiudere in caso di piene eccezionali), passando tra lo stabilimento ZAFA ed il Torre, e riunendola alla strada per Salt dopo aver costeggiato i prati stabili. La piantina si può vedere nel blog di Arnaldo Scarabelli, di cui condivido varie opinioni sulle strade, ma di cui non so l'opinione su questo raccordo in particolare.

Chi ama il Torre conosce la bellezza dei prati a sud della pista ciclabile del guado Beivars-Grions, che proseguono fino alla discarica di inerti.
Per il pregio di questi prati era intervenuto anche il WWF.

Adesso con i nuovi centri commerciali di Remanzacco, la politica ritiene necessario uno scorrimento rapido(v. blog di Franco Iacop).

Al di là del fatto che sempre più persone credono che i nuovi tempi non debbano essere regolati dal ritmo delle auto e dello shopping nei centri commerciali, ma bensì dalla valorizzazione della bellezza e dal recupero dell'equilibrio con le risorse naturali, sarebbe comunque un peccato se uno dei pochi prati di questa bellezza che abbiamo ancora in Friuli venisse compromesso.
Anche perché portare il traffico, in questo tratto non tanto pesante, lungo l'attuale strada per Salt, sembra una alternativa praticabile e, visti i tempi, sicuramente più economica.

Auspico dunque una revisione del tracciato previsto, magari dopo consultazioni in assemblee pubbliche con la popolazione.

 

p.s.

Autogol: la Provincia boccia la sua rotonda

Remanzacco, dopo averla ideata e finanziata ora ci ripensa. Il sindaco Angeli: certi funzionari meritano la rottamazione


Chissà che le polemiche sulla rotonda, oltre alle recenti piene del Torre non facilitino il ripensamento sul tracciato dentro fiume !

 

sabato 20 ottobre 2012

convivenza con i cacciatori

sempre più persone si lamentano.
E' vero che una caccia selettiva ben fatta ha un senso anche per la salute delle specie.
E' vero che cacciatori seri sanno cosa fanno e non impallinano la gente.
Ma è anche vero che le armi intrinsecamente sono una fonte di rischio incidenti e che si sente bisogno di zone dove andare a aspasso la domenica con bambini ed animali da compagnia senza sentire spari vicino.
Al punto che si inventano nuove forme di protesta: oggi mi girano questo video.
L'esclamazione in fondo al video, io non la direi, ma il problema va risolto.

p.s. pubblicando sul blog, non mi immaginavo che si arrivasse alla foto di prima pagina del Messaggero!

MENESTRELLO AMBIENTALISTA NEL parco DEL TORRE

strillo in prima pagina(con foto):Un’idea semplice. Una rivolta pacifica. Una ribellione personale contro la caccia nel parco del Torre. Marco, 37enne udinese con la passione per la musica, porta spesso a passeggio la cagnetta Wilma nel prato e con il suo banjo suona per far scappare la selvaggina e fermare i cacciatori. A PAGINA 27

Suona agli uccelli per salvarli dai cacciatori

... fucilata a pochi metri da quattro amiche che passeggiavano. E’ nato un battibecco tra le donne e il cacciatore che non si sarebbe scusato


 

martedì 9 ottobre 2012

A meno di 100m dalle case non si caccia


La legge ammette che i cacciatori vadano in giro sui campi altrui, però con divieto di sparare a meno 100m dalle case, 50m dalle strade . La distanza è di 150 se in direzione di strade o case.

 


articolo di oggi, riferito ad un episodio di domenica 30 settembre :

Cacciatore spara vicino alle case
Cittadini e “colleghi” si ribellano

... Il direttore della riserva di caccia, Silvano Buiatti: «Chi si comporta così deve essere espulso»

p.s. manco a dirlo, altre proteste per la domenica dopo, anche se in questo caso i cacciatori non erano quelli della riserva di Udine, ma di Padamano o Remanzacco:

Sfiorato incidente di caccia Raffica di denunce Wwf

... fucilata a pochi metri da quattro amiche che passeggiavano. E’ nato un battibecco tra le donne e il cacciatore che non si sarebbe scusato


Sarebbe bello se almeno, per andare a spssso nel Parco, ci fossero orari nei quali i cacciatori dessero la certezza che non si caccia. Intanto, se non mi sbaglio, le giornate di silenzio venatorio in Comune di Udine sono il martedì ed il venerdì, mentre mercoledi, sabato e domenica si caccia agli animali stanziali ; lunedì e giovedì a quelli di passo.

Giusto per ricordarsi che, senza farlo apposta, possono succedere incidenti, ecco due esempi in Veneto durante la stessa domenica:
Incidente di caccia in Agordino: parte un colpo dal suo fucile, muore 48enne
Cacciatore mira una lepre, colpisce il figlio ad un occhio


 

venerdì 5 ottobre 2012

14 ottobre : marcia non competitiva "atôr pa le Tor"


era ora ! come ogni parco che si rispetti, una marcialonga ci sta bene !
14 ottobre, dal campo sportivo di Beivars

dettagli in questo link
ed in quest'altro link, volantino pdf
Per ulteriori informazioni: assoc. Movìnsi, tel. 333.5691103.

 

p.s. bell'articolo: peccato che sia uscito solo lunedi 22 !

Tregua coi cacciatori: in 700 alla riconquista del parco del Torre

Doppiette archiviate per la prima marcialonga “Atôr pe Tôr”. Gli organizzatori: avviata una nuova fruizione dell’area

Tutto è partito da un’idea che Anna Chiarandini, marciatrice con un passato agonistico pluriblasonato e attuale detentrice di alcuni record sportivi, da tempo nutriva. Sognava di usare lo sport per dare nuove vocazioni al parco. «I limiti di questa incantevole area verde non stanno solamente nella non sempre facile convivenza fra podisti, ciclisti, amanti della natura e soci della Riserva di caccia, che recentemente è sfociata in pericolosi incidenti – osserva la Chiarandini – ma anche nelle altre attività che si svolgono nel parco, benché vietate, come le gare di enduro e quelle con i cavalli.
Eppure il parco del Torre – continua – è il luogo ideale per fare sport, per ammirare le risorse floro-faunistiche, ma anche storiche». Così, per avvicinare questi obiettivi, sono partite le trattative con la Riserva di caccia. «Il direttore Silvano Buiatti si è dimostrato disponibile e si è preso l’impegno di non interferire con l’iniziativa – ammette la Chiarandini –, che vuole essere un primo passo alla riconquista del parco, tanto che abbiamo già inserito la manifestazione nel calendario Fiasp per il prossimo anno». Le adesioni sono andate ben oltre le aspettative, ben 700 spiega la Chiarandini, che con Marco Zoratti ha coordinato la manifestazione. Il parroco di Beivars, don Olivo, ha concesso il campo sportivo per le premiazioni, mentre il personale della farmacia ha organizzato un banchetto per la misurazione della glicemia e Protezione civile e alpini hanno offerto pastasciutta a tutti.
E mentre i marciatori del Torre hanno perlustrato gli argini attraversando i borghi di Godia e San Bernardo e visitando i luoghi storici del Mulino Coiutti, il Battiferro e le Fornaci, i bimbi si sono raccolti in gruppi animati dalle associazioni Arteventi e Keep Moving. Insomma, è stata una festa per tutti. Grazie al clima di collaborazione che si è instaurato con la Riserva di caccia, dopo l’episodio di una decina di giorni fa quando una fucilata ha sfiorato un gruppo di donne a passeggio nel parco, ora forse si può pensare a una nuova e più ragionata fruizione dell’area, fa capire l’organizzatrice.

martedì 2 ottobre 2012

Pulizia Rojello tra via del Bon e Laipacco

Roiello ridotto a discarica volontari al lavoro per pulirlo

...borse di rifiuti che i volontari di Legambiente, assieme ad alcuni rappresentanti del Comitato...acqua che l’iniziativa coordinata da Legambiente quest’anno si è concentrata...sabato. E ieri l’iniziativa di Legambiente si è ripetuta con successo a Trasaghis...

Quello che non si evidenzia nell'aticolo, è l'importanza della pulizia del corso d'acqua, perché continui a scorrere senza ostruzioni. Peccato che mentre per Udine, c'era anche l'assessore Croattini a pulire di persona, non ci sia stato riscontro da parte del comune di Pradamano per un'operazione congiunta. A proposito v. anche post del 2/10/2011 e post del 13/06/2010 La pulizia dell'alveo per il tratto iniziale del Rojello è stata effettuata dal consorzio Ledra Tagliamento ai primi di marzo.