I ricorsi della discarica Danelutto sono finalmente stati esaminati dal TAR, ottenendo l'inevitabile bocciatura.
Si sarebbe trattato di riempire di rifiuti la porzione di buco residua tra l'argine del Torre e Beivars (in gran parte nascosto dalla parte di discarica già completa). I tempi per riempir 300mila metri cubi sarebbero stati inevitabilmente molto lunghi, visto che, con la raccolta differenziata, le quantità da avviare a discarica sono divenute trascurabili. E durante tale periodo, la ditta avrebeb fatto passare i propri camion dentro il bosco, nella pista che corre a metà tra l'argine ed il Torre.
400 m dalle scuole e 150 dalla prima casa (le norme ne richiederebebro 2000), ma soprattutto attaccata alla discarica chiusa e molto vicina a quella di S.Gottardo: se tra mezzo secolo l'impermeabilizzazione del fondo dovesse cedere, con tante discariche vicine sarebbe impossibile individuare correttamente la fonte dell'inquinamento per bonificarla.
Mentre in passato le posizioni della ditta venivano espresse sul Gazzettino, negli ultimi mesi sembra che adesso sia il Messaggero a riportare le imprecisioni che la ditta vorrebbe far credere al pubblico.
Soprattutto, NON è CORRETTO CONTINUARE AD AFFERMARE CHE IL PROGETTO DI DISCARICA RIGUARDEREBBE SOSTANZE INERTI, MENTRE AGLI ATTI è DICHIARATO TRATTARSI DI DISCARICA PER RIFIUTI URBANI DI VARI TIPI, con caratteristiche totalmente diverse da quelle di una discarica per inerti. Se la ditta intendesse veramente realizzare una discarica per inerti, avrebbe potuto ritirare il progetto bocciato e presentarne uno diverso, ben più accettabile.
Dispiace che la ditta si abbassi a piangere il rischio di chiusura ed a far riportare affermazioni false sulla nautura dei materiali che vorrebbe accettare nella discarica.
Ma quello che fa più impressione è come sia stato estrapolato il titolo da un' intervista al presidente del WWF dopo la sentenza , dove viene travisata completamente la posizione dell'associazione: ritengo che al WWF sia semplicemente mancato il tempo per chiedere la rettifica in tempi brevi.
ecco cosa raccontava la ditta in dicembre:
Danelutto: «La burocrazia ci strangola»
Messaggero Veneto — 13 dicembre 2012
il comunicato del WWF in vicinanza dell'udienza sui ricorsi Danelutto:
Quando mancano pochi giorni alla pubblicazione della sentenza del Tar sul destino della discarica Danelutto di Godia, il Wwf alza la voce e avverte: «Non inerti, ma rifiuti urbani sarebbero...
Messaggero Veneto — 30 maggio 2013
la sentenza:
Bocciati i ricorsi presentati dalla società Danelutto contro il Comune di Udine e la Regione
Messaggero Veneto — 01 giugno 2013
la ditta annuncia ricorso (così, se non altro, intende bloccare il ripristino per qualche anno)
Messaggero Veneto — 4 giugno 2013
Il falso "mezzo sì" che travisa l'intervista, adattandola alle posizioni della ditta che chiudono l'articolo
Il presidente Pizzutti: ok all’utilizzo dell’ex cava per il deposito di materiale inerte. Ma resta aperto il problema del passaggio dei camion vicino al parco del Torre
Messaggero Veneto — 5 giugno 2013