No del Comune agli impianti di Modoletto e Beivars
Messaggero Veneto 12 ottobre 2011 — pagina 18 sezione: Nazionale
mentre questo è il link dal sito del comune:
Discarica di Beivars, il Comune resiste in giudizio contro la ditta Danelutto
incredibile la replica di Danelutto:
«La discarica non nuoce ai bimbi»
Messaggero Veneto 18 ottobre 2011 — pagina 17 sezione:
A cui per prima cosa va risposto che le leggi prevedono che una buona gestione dell'impianto vada applicata in combinazione e non in sostituzione di un'idonea distanza da abiatati, scuole e giardini.
questo è il link alla Valutazione di Impatto Ambientale che è passata in modo molto discutibile, anche sotto il profilo formale (rimanda ad una serie di deroghe che non sono ancora state rilasciate).
mentre questo è il link alla successiva Valutazione Ambientale Integrata
e quest'altro è il post del 2 ottobre 2009 sull'argomento ed documento dei comitati
Il comitato ha scritto una replica a Danelutto, però i concetti non trascurabili sono troppi, al punto che anche limando e limando, sui giornali non ci starebbe senza tagli:
Udine, 24 ottobre 2011
COMUNICATO STAMPA
Visto l’articolo “la discarica non nuoce ai bimbi” sul Messaggero Veneto di martedì 18 ottobre scorso, il Comitato “Spontaneo del Torre” ed il comitato di San Gottardo, forti del consenso popolare che da ben 10 anni si schiera in difesa del torrente Torre e della salute dei residenti nei luoghi circostanti, ribadiscono il NO ad ulteriori discariche nell’area a est di Udine e ribadiscono la piena solidarietà al sindaco Honsell del Comune che resiste in giudizio contro il ricorso al TAR della ditta Danelutto.
I comitati confidano anche nella Provincia che non ha ancora rilasciato la deroga alla distanza dagli abitati. Qui le prime case sono a soli 200 metri, mentre nel raggio di 1000m ci sono migliaia di residenti : 400 metri dalla piazza di Beivars e 500 metri sopravvento rispetto alla scuola elementare ed all’asilo.
Danelutto si impegna ad applicare gli “strumenti di controllo e di mitigazione ambientale che la legge prevede”, ma omette di dire che tali strumenti sono previsti in combinazione con idonee distanze: è assurdo pensare che una buona conduzione sia sufficiente per realizzarla quasi dentro ai giardini della scuola, senza il rischio di esporre i bambini a polveri, agenti patogeni o sostanze volatili dannose .
L’esperienza insegna che imprevisti naturali, gestionali o umani possono talvolta scatenare catastrofi a partire da opere che erano considerate sicure, inoltre le discariche moderne, se pur correttamente gestite, rimangono ‘bombe ecologiche ad orologeria’, dato che nessuna barriera di impermeabilizzazione dà garanzie per più di 20 anni. Il pozzo dell’acquedotto AMGA di Planis dista meno di 3000 metri, mentre la vicinanza ad altre discariche, in caso di inquinamenti alle falde, renderebbe impossibile risalire a quale discarica sia l’origine dell’inquinamento e procedere puntualmente alla bonifica.
La Valutazione di Impatto Ambientale ha ignorato anche la centralità nell’areale di produzione della tipica patata di Godia, di molti ortaggi che gli udinesi trovano in tavola e la prossimità a produzioni agricole biologiche certificate.
Questa Valutazione sembra dunque facilmente impugnabile, ma la battaglia legale è concentrata sulla successiva Autorizzazione Ambientale Integrata, dove andrebbe valutata l’idoneità delle tecnologie a soddisfare le prescrizioni.
A proposito, sembra difficile individuare percorsi idonei per i camion che dovrebbero attraversare oltre un chilometro di bosco nel Parco del Torre proprio dove sono tornati i cervi, o, in alternativa, percorrere via Emilia, già oggetto di incidenti per il traffico di betoniere.
Dove Danelutto propone la discarica, è vigente un vincolante progetto di ripristino ambientale della ex cava, che fronteggia la passeggiata più frequentata del Parco del Torre: qui sono stati fatti anche investimenti per il verde pubblico ed il numero di residenti nel quartiere è cresciuto anche per la fiducia nel ripristino del territorio e per l’attrazione del parco.
E’ ora che si smetta di lucrare sui rifiuti e sulle aree che hanno già avuto disagi dalle cave e da altre discariche: non sono più gli anni in cui Danelutto ha realizzato la prima discarica. Adesso la zona di Beivars e Godia aspira a completare il ripristino ambientale ed essere sempre più un polmone verde per la città ed un collegamento turistico-ricreativo con i comuni limitrofi.
(foto del 21 ottobre 2011) :
L’area interessata dal progetto Danelutto, vista dalla passeggiata dell’argine del Torre : il progetto di discarica riguarda il terreno tra il recinto in primo piano e le case di Beivars sullo sfondo.